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IL
PLASMA

Alcune  informazioni

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cos'è la donazione

come funziona

plasma

a cosa serve

anemia

Cos'è la donazione di Plasma

Il plasma è una soluzione acquosa facente parte del sangue: corrisponde infatti al 55% della sua composizione; inoltre, è di colore giallo chiaro e contiene al suo interno componenti preziosi, quali:
Donazione di plasma in aferesi
La donazione di plasma è una pratica medica che rientra nel gruppo delle donazioni di sangue. Il plasma è la componente liquida del sangue, priva di cellule, e viene ottenuta attraverso il processo di plasmaferesi.
Il termine plasmaferesi è composto dalle parole “plasma” e “aferesi”. Quest’ultima proviene dal latino aphaeresis, che significa “eliminazione” o “rimozione”. Infatti, dal prelievo di sangue intero si rimuove il plasma, che viene poi donato o riutilizzato dallo stesso individuo.
Il termine “aferesi” è applicato anche per le altre componenti del sangue che si possono isolare, per esempio la donazione di piastrine prende il nome di piastrinoaferesi.
Con la plasmaferesi convenzionale si preleva al massimo il 15% del volume plasmatico totale e può essere impiegata:
Per le trasfusioni
Per l’autodonazione di cellule del sangue, al fine di concentrarle
Per produrre i farmaci plasmaderivati, utili per coloro che sono affetti da malattie in cui vi è un deficit di una o più molecole plasmatiche (per esempio per gli emofiliaci)
Come terapia, per rimuovere dal sangue del paziente le molecole plasmatiche in eccesso (ad esempio per il lupus eritematoso sistemico o la miastenia gravis). La procedura, in questo caso, prende il nome di “aferesi” preceduta dal nome della molecola da eliminare.

Come funziona la donazione di plasma

Con la plasmaferesi vengono prelevati dal donatore circa 500 ml di plasma e occorrono in media 40 minuti per la procedura. Il tempo è variabile in base a:
Valore dell’ematocrito (il tempo aumenta con l’aumentare dell’ematocrito)
Flusso del sangue nella vena scelta per il prelievo (il tempo aumenta se diminuisce il flusso).
Il fluido biologico prelevato è il sangue intero, il quale è poi sottoposto a un passaggio in centrifuga al fine di separare meccanicamente la parte corpuscolata (le cellule). Quest’ultima è poi reintrodotta nel donatore e la perdita di liquidi è compensata mediante reintegrazione con infusione della soluzione fisiologica, utilizzata per restituire le cellule sanguigne al donatore, oppure tramite integrazione orale.

Le proteine plasmatiche del donatore, perse con la plasmaferesi, si reintegrano nell’arco di pochi giorni (circa 3 giorni). Diversamente dal sangue intero, il plasma può essere donato ogni 14 giorni in aferesi, ma non si possono superare le 15 donazioni complessive di plasma l’anno (da 500 mL).
Chi può donare il sangue o gli emoderivati, deve attenersi agli intervalli tra due donazioni successive:
90 giorni per il sangue intero (per un massimo di donazioni annuali pari a due per le donne in età fertile e quattro per gli uomini);
30 giorni tra una donazione di plasma in aferesi e la donazione di sangue intero;
14 giorni per la donazione di piastrine (per un massimo di sei donazioni annuali).

A cosa serve la donazione di plasma

Per capire a cosa serve la donazione di plasma, bisogna tenere a mente che così facendo si mette a disposizione un liquido biologico utile alla trasfusione nei pazienti che:

Chi può donare il plasma
Per sapere chi può donare il plasma bisogna tenere a mente che i donatori di plasma devono rispondere agli stessi requisiti di chi si candida per la donazione di sangue.
È importante che il donatore abbia un’ottima salute e che prima di donare si sottoponga a controlli ed esami mirati, che possano verificare la sua idoneità come donatore.

Gli esami, effettuati tramite indagini laboratoriali, dovranno escludere i soggetti aventi condizioni fisiche non idonee nei donatori come:

 

Chi può donare il plasma
Per sapere chi può donare il plasma bisogna tenere a mente che i donatori di plasma devono rispondere agli stessi requisiti di chi si candida per la donazione di sangue.
È importante che il donatore abbia un’ottima salute e che prima di donare si sottoponga a controlli ed esami mirati, che possano verificare la sua idoneità come donatore.

Gli esami, effettuati tramite indagini laboratoriali, dovranno escludere i soggetti aventi condizioni fisiche non idonee nei donatori come:

Anemia

Eccessiva magrezza
Presenza di malattie infettive.
Inoltre, i donatori non devono fare uso di alcol o droghe, né avere rapporti sessuali promiscui o non protetti.
Infine le caratteristiche di un donatore di plasma sono:

Non aver avuto rapporti sessuali a rischio (in ogni caso, il plasma prelevato viene sottoposto ai controlli per le malattie infettive)
Non assumere farmaci che possano interferire con la procedura.
Chi può donare il sangue ha diritto a sottoporsi a un check-up gratuito e periodico. Inoltre, se si è lavoratori dipendenti, è possibile chiedere un giorno di riposo retribuito.
Rischi nel donare il plasma
I rischi della donazione di plasma sono bassi sia per il donatore sia per il ricevente, se la procedura e i controlli sono effettuati da personale esperto.